Cinquecento anni fa, il 6 settembre 1522, 18 uomini stremati entrarono nel porto andaluso di Sanlucar de Barrameda a bordo del veliero Victoria. Da lì erano partiti quasi tre anni prima con altre 4 navi e altri 216 compagni in una spedizione battente bandiera spagnola, ma sotto la guida del portoghese Ferdinando Magellano. Quel giorno si concludeva un viaggio passato alla storia come la prima circumnavigazione del mondo. Così la presentò l'italiano Antonio Pigafetta, uno di quei 18 uomini, nella relazione da lui pubblicata nel 1524. Il fine del viaggio non era però fare il giro del mondo – ci spiega la storica della geografia Simonetta Conti – ma dimostrare che era possibile raggiungere le Isole delle Spezie navigando verso Ovest, anziché verso Est, come avevano fatto i Portoghesi fino a quel momento. Si doveva dimostrare l'esistenza di un passaggio tra l'Atlantico e quell'Oceano da poco scoperto (da Balboa nel 1513), che poi si sarebbe chiamato Pacifico. Magellano trovò lo stretto (che oggi porta il suo nome) nel sud della Patagonia, ma il suo viaggio terminò nelle Filippine, dove trovò la morte. La sua spedizione, però, proseguì e, dopo aver raggiunto le Isole delle Spezie, aver navigato nell'Oceano Indiano e aver veleggiato lungo le coste dell'Africa occidentale, fece ritorno in patria. Al microfono Paolo Conte.
Mappa delle Molucche di Nuño García de Toreno. 1522. Biblioteca reale, Torino. Fonte: Storica. National GeographicLa battaglia dell'isola di Mactan, nelle Filippine. Incisione tedesca. 1603. Fonte: Storica. National Geographic