11/05/2020-1914-1918: la guerra, i filologi e l’Europa
11:00-13:00, Indirizzo piattaforma Microsoft Teams
Interventi
Verio Santoro
Il seminario intende ripercorre il contributo che i filologi europei hanno dato alle rispettive patrie in armi durante il primo conflitto bellico. Parte di quel più ampio fenomeno di arruolamento delle intelligenze e di corsa degli intellettuali verso la guerra – che ha interessato tutti i paesi coinvolti nel conflitto, dalla Russia agli Stati Uniti – la ricostruzione del ruolo dei filologi italiani costituisce l’occasione per ripercorrere l’aspro dibattito sviluppatosi nei primi decenni del XX sec. in Italia intorno al valore e al significato di ‘filologia’; dibattito che non ebbe per oggetto soltanto singoli aspetti e contenuti del metodo filologico, ma investì la legittimità stessa della filologia e che in alcuni critici assunse – complice per l’appunto l’inizio della Prima Guerra Mondiale – toni di rozzo nazionalismo antitedesco. Contro questa vera e propria crociata antifilologica intervennero la scuola filologica fiorentina, capeggiata da Vitelli, e la Società Italiana per la Diffusione e l’Incoraggiamento degli Studi Classici di Firenze, con uno dei suoi membri più importanti, Ramorino. A loro va il merito di aver messo in guardia dai pericoli che un fanatico rifiuto della tradizione filologica tedesca avrebbe comportato all’intero processo scientifico della cultura italiana.