06/05/20-DigitalMENTI. Autori in rete
16:00-18:00
Ciclo di incontri improntati alla presentazione di volumi redatti da giovani studiosi a conclusione di progetti ricerca di diverso ambito sulla Piattaforma Microsoft Teams.
Modera
Oriana Bellissimo (Università degli Studi di Salerno)
Segreteria organizzativa
REGISTRAZIONE DEL SEMINARIO |
1. Profondo Sud - Storia, Documentario e Mezzogiorno
Mariangela Palmieri (Università degli Studi di Salerno)
Dialoga con l’autrice
Hernàn Rodrìguez Vargas (Università degli Studi di Salerno)
Nell’ambito del filone di ricerca che considera gli audiovisivi, e il cinema in particolare, come una fonte indispensabile per fare storia, il volume analizza la rappresentazione del Mezzogiorno italiano del secondo dopoguerra attraverso il cinema documentario prodotto dalla fine della seconda guerra mondiale fino alla metà degli anni sessanta. In questa fase, contrassegnata dalla ricostruzione e dal miracolo economico, l’Italia è interessata da una profonda trasformazione. Anche il Mezzogiorno italiano è toccato da questo processo di cambiamento epocale, ma con tempi e modalità proprie. Mentre con la fine della seconda guerra mondiale si torna a parlare di questione meridionale, dopo il silenzio sul tema imposto dal fascismo, il cinema contribuisce alla scoperta del “profondo Sud”, producendo immagini destinate a sedimentarsi nella memoria e nell’immaginario collettivi. Il cinema documentario, in particolare, attraverso i suoi diversi generi, coglie rappresentazioni molteplici e anche in contrasto tra loro del Mezzogiorno, consegnando al presente un’immagine articolata di quest’area del Paese in una fase cruciale della sua storia. Da sempre considerato cinema minore e poco indagato dalle storie del cinema, il documentario si configura come un patrimonio visivo ancora inesplorato, eppure ricchissimo e stimolante, capace di mostrarci le potenzialità del cinema come moltiplicatore di sguardi e prospettive. Il documentario del secondo dopoguerra, in particolare, nella sua ricchezza, consente di cogliere la rappresentazione del Mezzogiorno stratificata nell'immaginario collettivo. Il cinema documentario, infatti, partecipa alla definizione dell'immagine del Mezzogiorno come periferia dello spazio e della storia d'Italia. Un'immagine oggi ancora viva, che incide nel nostro modo di pensare e guardare al Sud.
2. Giovanna d’Arco. Guerriera, eretica, donna
Mariano Ciarletta (Università degli Studi di Salerno)
Dialoga con l’autore
Rosanna Giudice (Università degli Studi di Salerno)
A 17 anni Giovanna d'Arco, una misteriosa fanciulla proveniente dal villaggio di Domrémy, dopo aver incontrato Carlo VII di Valois, si pone alla guida dell'esercito francese per liberare la Francia dagli inglesi invasori che avevano ormai conquistato buona parte del paese e messo sotto assedio la città di Orlèans (1428). Spinta da voci e visioni mistiche, la pulzella si farà promotrice di una strabiliante campagna di liberazione che vedrà parte dei territori occupati dagli anglosassoni tornare sotto il controllo della corona francese. In questo libro, Mariano Ciarletta riprende la voce di storici autorevoli e, citando alcune cronache del periodo coevo alle imprese della pulzella, oltre che lavori della più recente storiografia, apre nuovi spunti di riflessione intorno alla figura dell'eroina francese: eretica, guerriera, donna.
3. Las armas, las letras y el compás en Milicia y descripción de las Indias. La construcción del caudillo colonial a finales del siglo XVI y principios del XVII
Hernàn Rodrìguez Vargas (Università degli Studi di Salerno)
Dialoga con l’autore
Raissa Pergola (Università degli Studi di Salerno)
Nel suo libro Apologia della Storia Marc Bloch affermò: «quale storico non ha sognato di poter, come Ulisse, nutrire le ombre col sangue per interrogarle?». Lo storico, invece del sangue, nutre la voce delle ombre con le fonti che sceglie per farle parlare.
In questo testo, l'ombra in questione è un conquistador del XVI secolo: Bernardo de Vargas Machuca, il quale scrisse un affascinante libro Milicia y Descripción de las Indias.
Il conquistador ambiva a far diventare questo libro un manuale per ulteriori conquistatori e a utilizzarlo per affermare la propria autorità, come se si trattasse di un «principe senza corona» dell'America della fine Seicento e inizio Settecento.
4. Storia dei valdesi in Calabria. Tra basso Medioevo e prima età moderna
Vincenzo Tedesco (Università degli Studi della Repubblica di San Marino)
Dialoga con l’autore
Mariano Ciarletta (Università degli Studi di Salerno)
Lo scopo del libro è quello di presentare, quanto più dettagliatamente possibile, alcuni aspetti chiave dell’esperienza valdese in Calabria tra basso Medioevo e prima età moderna, ossia di quel gruppo di individui che - intorno al XIV secolo - si sono insediati in Calabria integrandosi nella realtà locale pur mantenendo la propria specifica alterità culturale finché una serie di avvenimenti endogeni ed esogeni al gruppo stesso non hanno portato, nel 1561, in un contesto radicalmente mutato, al loro massacro da parte della forza congiunta delle autorità spagnole e cattoliche.
5. La storia ci salverà. Una dichiarazione d'amore
Carlo Greppi (Università degli Studi di Torino)
Dialoga con l’autore
Francesco Cacciatore (Università degli Studi di Salerno)
La dichiarazione di amore per la storia di Carlo Greppi parte dalla passione giovanile per i pirati e i ribelli: personaggi come Robin Hood, William Wallace, Don Chisciotte e Lawrence d’Arabia. E si snoda attraverso un percorso che dalla rivolta di Spartaco arriva al crollo del Muro di Berlino, dalle Storie di Erodoto ci porta alla guerra civile spagnola, dalla vita di Gesù giunge fino all’attacco terroristico delle Torri Gemelle. Un percorso non solo indietro nel tempo, ma dritto verso il cuore che pulsa al centro del nostro bisogno, desiderio, ossessione di fare storia: cos’è il bene e cos’è il male? Chi siamo noi? Cosa avremmo fatto se fossimo stati diversi, nati in un tempo e in un luogo lontani? Era destino che le cose andassero come sono andate, o si poteva cambiare il corso degli eventi? E se è lecito rispondere a queste domande per il passato, come si può non porsele per il presente?
Per farsi aiutare in questa nuova e attualissima apologia della storia, Greppi chiama a raccolta i suoi “eroi imperfetti”, da George Orwell a Simone Weil, da Jorge Semprún a Primo Levi, fino a Marc Bloch, lo storico francese del Medioevo che scelse di prolungare il proprio impegno intellettuale unendosi alla Resistenza, sacrificandosi per la nostra libertà.
Perché la storia, quella autentica, deve essere etica, universale, autocritica, reattiva e partigiana – una storia che possa servirci da guida per imparare a interpretare il presente, ma soprattutto per comprendere noi stessi. Perché solo così la storia ci salverà.
6. La Campania dei partiti. Stato centrale e poteri locali
Andrea Marino (Università degli Studi di Salerno)
Dialoga con l’autore
Vincenzo Pedace (Università degli Studi di Salerno)
Il volume ricostruisce la storia politica della Campania in epoca repubblicana, utilizzando la prospettiva delle interazioni tra Stato centrale e poteri locali per leggere le trasformazioni sociali ed economiche del territorio. La Campania è scelta come case study per comprendere quanto le élite, alcune scelte legislative, le spinte localistiche e l’interdipendenza tra «centro»/«periferia» abbiano potuto avere ricadute sulle strutture sociali ed economiche, nonché sull’evoluzione politica e democratica, tanto locale quanto nazionale. Storia locale e nazionale così diventano decifrabili alla luce della complessa rete d’interazioni che intrattengono reciprocamente, consentendo di cogliere in maggiore profondità le svolte problematiche dell’epoca repubblicana e le ragioni della progressiva emersione di contraddizioni e fragilità in quel regime democratico.