Flavio PISCIOTTA
CV
Nel 2022 ha conseguito la Laurea Magistrale in Italianistica, Culture Letterarie Europee e Scienze Linguistiche presso l’Università di Bologna con votazione 110/110 e Lode, presentando una tesi in Semantica e Lessico dal titolo “Le costruzioni impersonali e a sollevamento con sembrare in italiano scritto e parlato: uno studio costruzionista e usage-based”, seguita dalla prof.ssa Francesca Masini e dalla prof.ssa Chiara Gianollo. La tesi è stata premiata dal CLUB (Circolo Linguistico dell’Università di Bologna) come migliore tesi magistrale in linguistica per l’a.a. 2020-2021, secondo i criteri di innovatività, rigore metodologico e chiarezza espositiva. Nel 2019 ha conseguito la Laurea Triennale in Filosofia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” con votazione 110/110 e Lode, presentando una tesi in Filosofia Teoretica. Da aprile a ottobre 2022, ha svolto l’incarico di Tutor Didattico del corso “Teoria del Lessico” presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell’Università di Bologna, all’interno del Laboratorio Sperimentale del Dipartimento. Ha contribuito all’aggiornamento del monitor corpus 2021 di CORIS (Corpus di Riferimento dell’Italiano Scritto) e ha collaborato alla costruzione della risorsa lessicale DILLo (Database Italiano del Lessico per i Logopedisti).
Tutor
Miriam Voghera
Università di Salerno
e
Claudio Iacobini
Università degli studi Roma TRE
Co-tutor
Francesca Masini
Università di Bologna
Progetto di ricerca
Le relazioni orizzontali nel Costruzionario: alternanze e rapporti paradigmatici tra morfologia e sintassi
Nel framework teorico della Construction Grammar, uno degli assunti centrali è che le costruzioni non formino una mera lista, ma che piuttosto siano legate da relazioni tra di loro, formando il cosiddetto Costruzionario (Lakoff 1987; Langacker 1987; Goldberg 1985). Le relazioni che sono state maggiormente esplorate in letteratura sono quelle di tipo verticale, che specificano generalmente un meccanismo per cui una costruzione eredita feature formali e funzionali da una sua istanziazione più astratta. Tuttavia, negli ultimi anni un altro tipo di relazione tra costruzioni è stato oggetto di dibattito, ovvero le relazioni orizzontali (Cappelle 2006; Van de Velde 2014; Booij & Masini 2015; Perek 2015; Audring 2019). Le relazioni orizzontali nascono dalla necessità di codificare la consapevolezza dei parlanti della quasi sinonimia tra due costruzioni formalmente differenti (e dunque non derivabili da una stessa costruzione-madre da cui ereditino features comuni). La loro prima elaborazione ed applicazione è avvenuta nello studio delle alternanze sintattiche (Cappelle 2006), ma successivamente in letteratura si sono moltiplicate le definizioni e gli usi delle relazioni orizzontali, che vengono ora distinte principalmente tra allostruzioni e link paradigmatici (Smirnova & Sommerer 2020). Con il moltiplicarsi dei tipi di link, si sono moltiplicate le ipotesi sulla loro relazione possibile con i link verticali, con scarso accordo dal punto di vista delle soluzioni rappresentative (Ungerer, in stampa). Inoltre, il dibattito sulle caratteristiche e sui criteri per definire e rendere operativi i collegamenti orizzontali è ancora aperto (De Vaere et al. 2020; Belligh & Willems 2022). Accanto a queste domande si pone una serie di possibilità interessanti: difatti, la codifica delle relazioni orizzontali permette di includere le nozioni, primariamente morfologiche, di competizione e di paradigma all’interno della rappresentazione fornita dalla Construction Grammar. Tenteremo di esplorare e di definire i tipi e le caratteristiche delle relazioni orizzontali tra costruzioni, indagando le tipologie di rapporto tra elementi che ricoprono lo stesso dominio funzionale. L’indagine si articolerà in tre case studies su costruzioni morfologiche e sintattiche. Il primo riguarderà gli affissi valutativi, il secondo il fenomeno della ‘risalita del clitico’, e il terzo la competizione tra verbi denominali e costruzioni a verbo supporto. L’obiettivo di questo progetto è di definire uno standard, empiricamente e metodologicamente fondato, nella classificazione e nella rappresentazione dei link orizzontali. Questo standard sarà utile non solo dal punto di vista teorico, ma darà un apporto anche alla pratica della Constructicography (la creazione di risorse linguistiche che rappresentino il Costruzionario di una specifica lingua).