Dominique IANNONE
CV
Nel 2019 ha conseguito la Laurea Triennale in Lingue e Culture Straniere con votazione 110 e Lode presso l’Università degli Studi di Salerno con una tesi in Letteratura Inglese dal titolo “I am this, I am that”: The Modernist Self and its Countless Facets, relatrice la Professoressa Flora de Giovanni. Nel 2022 ha conseguito la Laurea Magistrale in Lingue e Letterature Moderne con votazione 110L e menzione presso l’Università degli Studi di Salerno presentando una tesi in Letteratura Inglese dal titolo A Voice to be Heard: the Silenced Medieval Muse in Romantic and Victorian Literature, relatrice la Professoressa Flora de Giovanni, co-relatore il Professore Vincenzo De Santis. È autrice del saggio “Speaking (out) of Silence: the Burden of Womanhood in Christina Rossetti’s Monna Innominata and William Morris’s The Defence of Guenevere” pubblicato sulla rivista Testi e Linguaggi, 17 (2023). Ha partecipato al convegno Compalit “Poteri della lettura. Pratiche, immagini, supporti” (Padova, 14-16 Dicembre 2023) con una relazione dal titolo “Temeraria avventuriera o devoto angelo del focolare? La lettrice posta a un bivio in The Princess di Alfred Tennyson”. Presso il Dipartimento di Studi Umanistici, ha svolto attività di orientamento, tutorato e di supporto nella preparazione degli esami di Lingua e Letteratura Inglese e nella stesura dell’elaborato finale. Dal 2023 è membro dell’Associazione di Teoria e Storia Comparata della Letteratura, dal 2024 è membro dell’Associazione Italiana di Anglistica e della Tennyson Society.
Tutor
Flora de Giovanni
Università degli Studi di Salerno
Co-tutor
Saverio Tomaiuolo
Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale
Progetto di ricerca
Painting with Words, Narrating with Pictures: Tales and Visions of Camelot in Tennyson, Doré and Cameron
Il progetto di ricerca adotta una metodologia interdisciplinare al fine di indagare il complesso rapporto tra immagine e parola negli Idilli del Re del poeta Alfred Lord Tennyson, nelle incisioni prodotte da Gustave Doré e nelle fotografie di Julia Margaret Cameron. Riscrittura delle leggende arturiane, gli Idilli ci dicono molto del tempo in cui il poeta laureato ha vissuto, l’Inghilterra Vittoriana. Turbati dai cambiamenti che l’industrializzazione porta inevitabilmente con sé, gli intellettuali vittoriani volgono lo sguardo verso l’antico splendore medievale, verso i suoi racconti e le sue leggende. Suggestive atmosfere medievali pervadono le produzioni artistiche e letterarie vittoriane che divengono espressione non solo di un marcato escapismo ma anche di un desiderio preciso: quello di entrare in contatto con le proprie radici, di toccare con mano la propria storia. Vera fonte di ispirazione per i quadri dei Preraffaelliti, la poesia medievalista di Tennyson è tradotta visivamente, commentata e interpretata da pittori e illustratori che offrono il loro contributo nella creazione di artefatti “bimodali” in cui la componente testuale e quella visiva si ritrovano a convivere sulla stessa pagina, a condividere lo stesso spazio, a interagire l’una con l’altra — rinvigorendo così l’antica tradizione delle “arti sorelle”. Il progetto prende in esame l’impatto che le traduzioni francesi degli Idilli del Re hanno avuto sulla visualizzazione di Gustave Doré, illustratore rinomato per i suoi maestosi paesaggi romantici che risultano essere poco in linea con il gusto inglese. Non a caso, la sua rappresentazione della Camelot fisica, dei “luoghi di Artù” ha poco in comune coi paesaggi inglesi presentateci da Tennyson e con la minuziosa rappresentazione dei paesaggi naturali che contraddistingue i Preraffaelliti. Alla Camelot dei luoghi esteriori sarà affiancata l’analisi della Camelot dei luoghi interiori così come presentatici da Julia Margaret Cameron, le cui fotografie, volte a far emergere lo stato d’animo e la personalità dei personaggi, sono definite ‘protomoderniste’ (oltre che preraffaellite). Da un lato, dunque, avremo i cosiddetti ‘landscape studies’, dall’altro i ‘character studies’. Ulteriore obiettivo del progetto è quello di comprendere se le illustrazioni prodotte da Gustave Doré (che saranno raffrontate con le fotografie prodotte da Cameron) e dalla Confraternita dei Preraffaelliti abbiano giocato un ruolo nella rappresentazione dei personaggi femminili in Cameron, se vi è ciò che gli studiosi delle illustrazioni hanno definito ‘interpictoriality’ o ‘affillustration’. Si intende dunque dimostrare che: lungi dall’essere antitetiche, le due rappresentazioni devono essere intese come complementari poiché — oltre a far emergere elementi sotterranei e/o ad aggiungere elementi inediti che non sono presenti negli Idilli — quando viste insieme, divengono il connubio di due componenti già presenti nel testo del poeta, la visualizzazione del mondo esteriore (ciò che si vede) e del mondo interiore (ciò che si è).