Anna Claudia LUCARELLA
CV
Nel 2022 ha conseguito la Laurea Magistrale in Filologia moderna presso l’Università degli studi di Salerno con votazione 110/110 e Lode presentando una tesi in Didattica della letteratura italiana dal titolo “Il teatro tragico di Alfieri: l’Antigone.”
Tutor
Carmine Pinto
Università di Salerno
Co-tutor
Francesco Mastroberti
Università di Bari
Progetto di ricerca
Processi politici e conflitto civile nel Mezzogiorno Risorgimentale (1794-1860)
Il progetto di ricerca approfondisce alcuni dei processi politici che hanno avuto luogo nel Mezzogiorno durante la prima metà del XIX secolo. Nello specifico, si propone di analizzare il processo ai giacobini del 1794, il processo di Monteforte del 1821, il processo della Setta per l’Unità d’Italia nel 1850 e il processo di Sapri nel 1857. Lo studio dei processi consente di guardare da una nuova prospettiva alla costruzione dello spazio politico nazionale, attraverso la ricostruzione delle esperienze degli imputati, delle loro posizioni politiche ideologiche inserite in un ampio contesto di opposizione ai regimi dispotici. La lotta politica contribuì ad ampliare i termini ideologici del conflitto meridionale, rendendo i contenuti delle tensioni territoriali, o sociali, pezzi di una più ampia battaglia per la trasformazione del vecchio Stato. Il processo ai giacobini italiani del 1794 rappresentò una forma di radicale opposizione alle aspirazioni rivoluzionarie e liberali. Si cercò di reprimere il tentativo di rinnovamento politico e sociale, nazionale e democratico introdotto dalla Rivoluzione francese. Ciononostante, il partito giacobino rimase un riferimento per tutti i movimenti rivoluzionari e trovò nello sviluppo processuale nuovi meccanismi di identificazione. Allo stesso modo, il processo di Monteforte del 1820 che interessò i patrioti affiliati alla Carboneria e diversi militari coinvolti nella rivoluzione costituzionale ebbe un’eco tale da rafforzare il fronte di opposizione al regime assolutista borbonico. La successiva ondata di moti rivoluzionari del 1848 vide nuovamente nel Regno delle Due Sicilie un tentativo di rivendicazione di libertà politiche e di democrazia. Il processo della setta per l’Unità d’Italia colpì i patrioti napoletani che decisero di congregarsi per abbattere il governo borbonico. Infine, si analizzerà il processo per la spedizione di Sapri organizzata da Carlo Pisacane con l’obiettivo di sollevare una rivolta contro i Borbone per promuovere una nuova forma governativa. Nonostante l’infelice risultato sul piano pratico di questi tentativi di emancipazione nazionale, furono notevoli le conseguenze per la costruzione di immaginari e, di conseguenza, per la diffusione di obiettivi sociali e politici condivisi che portarono al superamento definitivo dei regimi assolutistici. Lo studio di questi processi consente di riflettere sulle forme di legittimazione del potere politico: la mediazione di strutture giuridiche favorì la costruzione di meccanismi di identificazione e riconoscimento. Infatti, le strutture giuridiche che avrebbero dovuto tutelare la legittimità della dinastia borbonica finirono per amplificare il livello dello scontro e, nel tentativo di soffocare ogni opposizione, rafforzarono le comunità politiche riformiste e rivoluzionarie.