Neologismi e neo-semantismi nel pensiero politico rivoluzionario. Un’analisi lessico-culturale del Dictionnaire de l’Académie française
Data inizio: 21/10/2024
Data fine: 21/10/2024
Ora: 14:30-16:30
Durata totale: 2 ore
Luogo: Aula 11, Edificio D3, II piano
CFU: 1
Nel contesto del pensiero politico rivoluzionario, la linguistica gioca un ruolo cruciale, poiché il linguaggio non è solo un semplice strumento di comunicazione, ma un modo per modellare idee, identità e movimenti. I neologismi e i neo-semantismi, in particolare, riflettono le trasformazioni sociali, culturali e politiche che accompagnano i periodi rivoluzionari. Nel corso dell'incontro verrà sottolineato come il Dictionnaire de l’Académie française rappresenta un punto di riferimento essenziale per comprendere queste dinamiche linguistiche.
Il Dictionnaire de l’Académie, in quanto opera autorevole, documenta l’evoluzione della lingua francese e, di riflesso, delle ideologie politiche. Durante la Rivoluzione francese, la lingua divenne uno strumento di propaganda e di mobilitazione sociale. Neologismi come "giacobinismo" e "libertà" non solo denotano nuove realtà politiche, ma testimoniano anche i mutamenti di significato dei termini preesistenti. Ad esempio, la parola "libertà", che tradizionalmente indicava uno stato di autonomia personale, assunse un nuovo valore simbolico, associato all'ideale di una società equa e giusta.
I neo-semantismi, d’altra parte, emergono quando significati nuovi vengono attribuiti a parole già esistenti, a seguito di cambiamenti nella percezione collettiva. Un caso emblematico è rappresentato dal termine "uguaglianza". Prima della Rivoluzione, la sua accezione era limitata, ma nel contesto della lotta per i diritti civili, ha cominciato a racchiudere un concetto più ampio, abbracciando non solo l'uguaglianza legale, ma anche quella sociale ed economica. Il Dictionnaire de l’Académie riflette questa evoluzione, adattando le definizioni per includere il nuovo senso attribuito dalla società.
Inoltre, l’influenza della rivoluzione ha portato all’introduzione di termini specifici legati ai nuovi gruppi sociali e politici. Parole come "proletariato" e "bourgeoisie", che oggi usiamo comunemente, furono coniate in questo periodo e denotano classi sociali emergenti e le loro rispettive lotte. Questo fenomeno sottolinea come il linguaggio non solo catturi la realtà sociale, ma anche contribuisca a definirla.
Attraverso l’analisi dei neologismi e dei neo-semantismi nel contesto del Dictionnaire de l’Académie française, è possibile comprendere le profonde interconnessioni tra linguaggio e pensiero politico rivoluzionario. La lingua non è solo un riflesso della realtà, ma un potente strumento di cambiamento sociale, capace di influenzare e plasmare le ideologie. La trasformazione del lessico politico durante la rivoluzione non è solamente una questione di semantica, ma una manifestazione tangibile delle aspirazioni e delle lotte di un'intera epoca storica.
Relatore / relatrice
Responsabile scientifico
Studi linguistici