21.12.2022, 11:00-La geografia storica tra sviluppi teorici e prospettive di ricerca applicata
21.12.2022, 11:00-La geografia storica tra sviluppi teorici e prospettive di ricerca applicata
Data inizio: 21/12/2022
Data fine: 21/12/2022
Ora: 11:00-13:00
Ciclo di seminari “Storia e Storiografia Moderna e Contemporanea” / Ciclo seminari “Letteratura e testi-storia moderna e contemporanea”
Piattaforma Zoom - Link: https://us02web.zoom.us/j/ 84410898654?pwd= WGcyejRRbjcxZHExeXdWMDJ1M2tiZz 09
ID riunione: 844 1089 8654
Passcode: 378754
Abstract In cosa può essere utile la geografia storica? Una domanda che in molti – geografi e non solo – per molto tempo si sono posti, alla ricerca di una sua collocazione nel novero delle discipline scientifiche. Tra due estremi, tra due paradossi la disciplina ha posto le sue basi teoriche: da “passatempo per signorine di buona famiglia”, così come definita da Paola Sereno nell’edizione italiana del 1981 di Progress in Human Geography di Alan Baker (1972), a scienza prospettica con una chiara vocazione progettuale. Un lungo percorso volto alla acquisizione dell’evoluzione temporale (la dimensione diacronica), alla consapevolezza del territorio come soggetto attivo, della dimensione locale nella pianificazione territoriale, della storicizzazione dei paesaggi ecc. Queste le tematiche che saranno trattate nell’ambito della lezione dottorale, nel tentativo di sondare il processo di rinnovamento epistemologico della disciplina che, nell’acquisizione della necessità di un metodo a scale e fonti integrate, saprà cogliere il mutamento spazio-temporale e, quindi, comprendere le diverse fasi di trasformazione territoriale in un’ottica prospettica.
Relatore Luisa Spagnoli Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Responsabili
Piattaforma Zoom - Link: https://us02web.zoom.us/j/
-Scarica la locandina
Abstract In cosa può essere utile la geografia storica? Una domanda che in molti – geografi e non solo – per molto tempo si sono posti, alla ricerca di una sua collocazione nel novero delle discipline scientifiche. Tra due estremi, tra due paradossi la disciplina ha posto le sue basi teoriche: da “passatempo per signorine di buona famiglia”, così come definita da Paola Sereno nell’edizione italiana del 1981 di Progress in Human Geography di Alan Baker (1972), a scienza prospettica con una chiara vocazione progettuale. Un lungo percorso volto alla acquisizione dell’evoluzione temporale (la dimensione diacronica), alla consapevolezza del territorio come soggetto attivo, della dimensione locale nella pianificazione territoriale, della storicizzazione dei paesaggi ecc. Queste le tematiche che saranno trattate nell’ambito della lezione dottorale, nel tentativo di sondare il processo di rinnovamento epistemologico della disciplina che, nell’acquisizione della necessità di un metodo a scale e fonti integrate, saprà cogliere il mutamento spazio-temporale e, quindi, comprendere le diverse fasi di trasformazione territoriale in un’ottica prospettica.
Relatore Luisa Spagnoli Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Responsabili
- Silvia Siniscalchi Università di Salerno
- Pierluigi De Felice Università di Salerno