13.03.2023, 11:00-La geografia storica tra sviluppi teorici e prospettive di ricerca applicata
13.03.2023, 11:00-La geografia storica tra sviluppi teorici e prospettive di ricerca applicata
Data inizio: 13/03/2023
Data fine: 13/03/2023
Ora: 11:00-13:00
In presenza
Laboratorio di Geostoria, edificio C, scala C20, terzo piano
Modalità blended Entra nella riunione in teams
Abstract In cosa può essere utile la geografia storica? Una domanda che in molti – geografi e non solo – per molto tempo si sono posti, alla ricerca di una sua collocazione nel novero delle discipline scientifiche. Tra due estremi, tra due paradossi la disciplina ha posto le sue basi teoriche: da “passatempo per signorine di buona famiglia”, così come definita da Paola Sereno nell’edizione italiana del 1981 di Progress in Human Geography di Alan Baker (1972), a scienza prospettica con una chiara vocazione progettuale. Un lungo percorso volto alla acquisizione dell’evoluzione temporale (la dimensione diacronica), alla consapevolezza del territorio come soggetto attivo, della dimensione locale nella pianificazione territoriale, della storicizzazione dei paesaggi ecc. Queste le tematiche che saranno trattate nell’ambito della lezione dottorale, nel tentativo di sondare il processo di rinnovamento epistemologico della disciplina che, nell’acquisizione della necessità di un metodo a scale e fonti integrate, saprà cogliere il mutamento spazio-temporale e, quindi, comprendere le diverse fasi di trasformazione territoriale in un’ottica prospettica.
Relatore Luisa Spagnoli CNR di Roma
Responsabili
Modalità blended Entra nella riunione in teams
-Scarica la locandina
Abstract In cosa può essere utile la geografia storica? Una domanda che in molti – geografi e non solo – per molto tempo si sono posti, alla ricerca di una sua collocazione nel novero delle discipline scientifiche. Tra due estremi, tra due paradossi la disciplina ha posto le sue basi teoriche: da “passatempo per signorine di buona famiglia”, così come definita da Paola Sereno nell’edizione italiana del 1981 di Progress in Human Geography di Alan Baker (1972), a scienza prospettica con una chiara vocazione progettuale. Un lungo percorso volto alla acquisizione dell’evoluzione temporale (la dimensione diacronica), alla consapevolezza del territorio come soggetto attivo, della dimensione locale nella pianificazione territoriale, della storicizzazione dei paesaggi ecc. Queste le tematiche che saranno trattate nell’ambito della lezione dottorale, nel tentativo di sondare il processo di rinnovamento epistemologico della disciplina che, nell’acquisizione della necessità di un metodo a scale e fonti integrate, saprà cogliere il mutamento spazio-temporale e, quindi, comprendere le diverse fasi di trasformazione territoriale in un’ottica prospettica.
Relatore Luisa Spagnoli CNR di Roma
Responsabili
- Pierluigi De Felice Università di Salerno
- Silvia Siniscalchi Università di Salerno